Sinfonie di...balli et instromenti
a cura di Valentina Panzanaro
LIBRI e pubblicazioni
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Il libro racconta lo straordinario panorama musicale della città dell’Aquila che nel corso della storia si è andato via via dipanando. Le motivazioni di tale scrittura sono state dettate dalla volontà di realizzare un lavoro approfondito che potesse offrire un’analisi esaustiva della vita musicale della città non solo fatta di commerci, di avvenimenti politici ed eventi catastrofici, ma anche dalla convergenza di sinergie culturali e musicali, che condussero la città a essere una delle più importanti del Regno di Napoli. La musica è quindi il fil rouge che guida il lettore in questa retrospettiva storica, in cui “immaginiamo il fatto musicale come un poliedro che si possa esaminare a partire da discipline diverse”,1 necessarie a comprendere la complessità del passato, per tramandare e conservare gelosamente ciò che rese L’Aquila “Magnifica citade”.
La vita teatrale a Roma, di seconda metà Seicento, si presenta frazionata in linea con il carattere poliedrico della corte pontificia circondata come era da centri di potere autonomi quali le corti dei principi romani e le ambasciate. In tale contesto l’espressione culturale è condizionata dall’altalenante prassi della corte papale, vale a dire da «una politica che cambia ad ogni cambiar di papa, e spesso cambia in senso antiteatrale».
La città è un crocevia di culture in cui si manifestano numerose espressioni artistiche tra le quali spicca la commedia in musica data in scena nei teatri romani da quelli pubblici a quelli privati delle famiglie nobiliari. Il teatro, arricchito di prologhi e intermezzi, rappresenta la forma di intrattenimento più in voga al tempo, per tale ragione ritroviamo al suo interno una significativa presenza dei balli come elemento espressivo artistico di arricchimento dello spettacolo operistico per rappresentare le ansie, i desideri, le tensioni che non trovano dimensione nella trama della commedia. Pertanto i balli esprimono emozioni attraverso il linguaggio del corpo, disegnando nello spazio figure ricche per significato;